L'illusione del libero arbitrio

Tra le tante cose che la gente da per scontato è la libertà e capacità di pensare. In questo post cercherò di argomentare il perché (secondo me) è solamente una grande illusione.

In maniera molto semplice ma diretta, l’universo è un sistema dinamico e iper complesso di particelle. Un sistema è dinamico quando ci sono delle leggi (o regole) che definiscono come gli elementi che ne fanno parte interagiscono tra di loro. Tale “sistema universo” è complesso non tanto per le regole che lo governano, tanto per il numero i particelle che lo compongono. Infatti, in grandi linee, si conosce molto delle interazioni tra particelle, delle loro dinamiche

Risulta però estremamente complicato cercare di studiare come un numero immenso di tali particelle si comportano a vicenda, in quanto il numero di interazioni risulta altrettanto immenso. Infatti, quello che si fa nella scienza, è astrarre tale sistema e considerarlo come se fosse un unico oggetto da studiare, con delle regole tutte sue. In gergo tecnico, questo processo di astrazione (e quindi di semplificazione) è noto col nome di modellizzazione.

Un modello nient’altro non è che una rappresentazione astratta della realtà, che ne cattura solamente alcuni dei suoi aspetti (in realtà solo quelli che ci interessa studiare), in quanto la realtà nel suo complesso risulta davvero troppo difficile da analizzare in maniera formale e rigorosa.

Facciamo ora un passo indietro.
Cosa c'entra tutto questo col pensare?

Bene, il pensare è il risultato di una serie di interazioni biochimiche tra le cellulle del nostro cervello. Perciò, anche il nostro cervello può essere visto come un sistema complesso.

Però potresti obiettare

"Sono io che in qualche modo scateno e controllo questo processo!"

Beh, non proprio, il fatto che tu “controlli” il tuo pensare è anch’essa attività celebrale, e quindi niente di più che (un numero immenso di) interazioni che seguono delle regole ben definite.

"Però scelgo io a cosa pensare!"

Anche scegliere è una forma di pensiero…

… e torniamo allo stesso punto di partenza.

Quello che voglio cercare di dire è che semplicemente l’intero universo è un sistema che ad ogni istante di tempo ha uno stato, e che in base alle regole che lo governano è potenzialmente possibile determinare lo stato all’istante successivo, e quello dopo ancora, e così via… Ovvero, ogni stato che l’universo assumerà in futuro è totalmente determinato dallo stato attuale e dalle leggi della fisica.

Però anche le particelle che formano le cellule del nostro cervello fanno parte dell’universo. Quindi lo stato che esse assumeranno in futuro, ovvero ciò che noi penseremo da qui in avanti, è totalmente determinato dallo stato attuale delle nostre particelle in questo momento.

Ovvero i processi fisici che compongono il nostro “pensare” sono del tutto determinati e indipendenti dal “complesso”, dal “macrocoscmo”, da “noi”…

È tutta un’illusione.


Note

Chiedo scusa in anticipo se mi sono tenuto parecchio sul vago senza scendere troppo nel dettaglio, però questo voleva essere un post, un “pensiero”, poco tecnico e accessibile a tutti, e in quanto accessibile non potevo introdurre tecnicisci scientifici.