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Random Walk

Indice

Introduzione

Consideriamo il modello di passeggiata aleatoria (random walk) su grafi non orientati. Sia quindi un grafo \(G(V,E)\) con \(V\) finito e con archi non diretti. Supponiamo inoltre che ogni nodo abbia almeno un arco incidente, ovvero \(\forall i \in V\) si ha che \(d(i) \geq 1\).

Immaginare di avere una particella che si muove a caso sul grafo e, ad ogni passo, indipendentemente da quel che è successo prima, si sceglie a caso uno dei \(d(i)\) archi che partono dal nodo \(i\) (quindi si tratta di una situazione con scelta equiprobabile degli archi tra cui scegliere).

Il calcolo dei valori \(\lbrace d(i) : i \in E \rbrace\) dipende da "come si considerano i loop" (cioè gli archi che vanno da un nodo in se stesso). Si possono contare come archi doppi, o come archi singoli. Facciamo un esempio.

Supponiamo di avere un grafo con \(V = \lbrace 1,2 \rbrace\) ed \(E = \lbrace (1,2), (1,1) \rbrace\). Possiamo contare il self-loop \((1,1)\) in due modi:

  1. contare in maniera doppia, perché l'arco \((1,1)\) tocca il nodo 1 per due volte. Perciò \(d(1) = 3, d(2) = 1\) da cui \(d(1) + d(2) = 2 \vert E \vert\).
  2. contare in maniera singola. Perciò \(d(1) = 2, d(2) = 1\) da cui \(d(1) + d(2) = 3 \neq 2 \vert E \vert\).

Più in generale, considerando il primo case, definiamo \[ D := \sum_{i \in V} d(i) = 2 \vert E \vert \]

Vediamo invece come è definita una passeggiata aleatoria in entrambi i casi. Una passeggiata aleatoria è quindi una catena di Markov omogenea \(\lbrace X_t : t \geq 0 \rbrace\) tale che \[ p_{ij} = \frac{d(i,j)}{d(i)} \;\; \forall i,j \in V \] dove con \(d(i,j)\) si indica il numero di archi tra \(i\) e \(j\). In effetti ha senso considerare \(d(i,j)\) nel caso di self-loop. Infatti nel caso 1 avremo che \(d(i,i) = 2)\), mentre nel caso 2 avremo \(d(i,i) = 1\). Quindi, più in generale

  1. caso arco doppio \[ d(i,j) = \begin{cases} 0 &\mbox{se } (i,j) \notin E\\ 1 &\mbox{se } (i,j) \in E \land i \neq j\\ 2 &\mbox{se } (i,j) \in E \land i = j \end{cases} \]
  2. caso arco singolo \[ d(i,j) = \begin{cases} 0 &\mbox{se } (i,j) \notin E\\ 1 &\mbox{se } (i,j) \in E \end{cases} \]

Osservare inoltre che, essengo \(G\) non orientato, avremo che \(d(i,j) = d(j,i)\).

Per capire meglio le differenze tra i due modelli, consideriamo ancora l'esempio precedente, e vediamo come varia \(P\).

  1. caso arco doppio, si ha che \(d(1,1) = 2, d(1,2) = d(2,1) = 1, d(2,2) = 0\), quindi

    \begin{equation*} P = \left ( \begin{array}{cc} 2/3 & 1/3 \\ 1 & 0 \end{array} \right ) \end{equation*}
  2. caso arco singolo, si ha che \(d(1,1) = 1, d(1,2) = d(2,1) = 1, d(2,2) = 0\), quindi

    \begin{equation*} P = \left ( \begin{array}{cc} 1/2 & 1/2 \\ 1 & 0 \end{array} \right ) \end{equation*}

Lemma 7.12

Consideriamo una passeggiata aleatoria su un grafo, e supponiamo che sia un grafo connesso (e con almeno due elementi). Allora si ha aperiodicità se e solo se il grafo "non è bipartito".

Proof: per ipotesi di connettività c'è anche irriducibilità. Perciò tutti gli stati hanno lo stesso periodo \(\Delta\), con \[ \Delta = M.C.D. \lbrace t \geq 1 : p_{ii}^(t) > 0 \rbrace \;\; \forall i \in V \]

Allora, se il grafo è bipartito (tutti i cammini da uno stato in se stesso è costituito da un numero \(s\) pari di archi), si ha che \(p_{jj} = 0\) per \(s\) dispari. Allora certamente ci sarà periodicità di periodo \(\Delta = 2\).

Viceversa, se il grafo non è bipartito, si ha un \(M.C.D.\) di un insieme con numeri pari dispari. Allora si ha \(\Delta = 1\) e quindi c’è aperiodicità \(\square\).

Teorema 7.13 generalizzato

Consideriamo una passeggiata aleatoria su un grafo. Allora abbiamo le seguenti affermazioni.

  1. La distribuzione \(\overline{\pi}\) dove \[ \pi_i = \frac{d(i)}{D} \;\; \forall i \in V \] è una distribuzione stazionaria.
  2. Supponiamo anche che il grafo sia connesso, con almeno due nodi e non bipartito. Allora \[ \lim_{t \to \infty} p_{ji}^{(t)} = \frac{d(i)}{D} = \frac{1}{h_ii} \]

Proof:

  1. Per ogni nodo \(i \in V\) si ha che

    \begin{align*} \sum_{j \in V} \pi_j p_{ji} &= \sum_{j \in V} \frac{d(j)}{D} \cdot \frac{d(j,i)}{d(j)}\\ &= \frac{1}{D} \sum_{j \in V} d(j,i)\\ &= \frac{1}{D} \sum_{j \in V} d(i,j)\\ &= \frac{d(i)}{D}\\ &= \pi_i \end{align*}

    perciò avremo che \(\overline{\pi} = \overline{\pi} P\).

  2. Per ipotesi di connettività avremo che \(P\) è irriducibile, inoltre dato che è non bipartito avremo che c'è anche aperiodicità (per teorema 7.12). Inoltre per definizione \(V\) è finito, perciò possiamo applicare il teorema 7.7 (vedi qua) possiamo dire che \[ \lim_{t \to \infty} p_{ji}^{(t)} = \pi_i = \frac{d(i)}{D} = \frac{1}{h_ii} \;\;\; \square \]

Osservazione non è detto che nelle ipotesi del teorema \(\overline{\pi} = (\frac{d(i)}{D})_{i \in V}\) sia l'unica distribuzione stazionaria.


Autore: Alessandro Straziota

Email: alessandrostr95@gmail.com

Created: 2022-06-21 mar 12:20

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